Susino

Il susino, tra le drupacee, è la specie che a livello globale ha acquisito minore diffusione pur evidenziando da molti anni diversi elementi di attrazione. In Italia la specie riveste un interesse crescente assumendo particolare rilevanza quale alternativa a specie di maggiore diffusione ma soggette a crisi ormai strutturali che ne determinano l’estirpazione. 

Emilia-Romagna e Campania fanno registrare oltre la metà della superficie nazionale a susino. Altre regioni meridionali sono interessate alla produzione di susine ma con un’incidenza non elevata.  

Circa 3/4 della produzione è ottenuta con varietà cino-giapponesi, in grado di esprimere in termini di ampiezza del calendario di raccolta e qualità del frutto, un potenziale molto superiore rispetto alle cultivar europee.

L’esportazione di susine cino-giapponesi è indirizzata soprattutto verso il Centro e Nord Europa.

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Indici di maturazione per la raccolta

L’epoca di raccolta rappresenta un momento fondamentale della filiera produttiva, perché caratterizza e condiziona la qualità complessiva e la serbevolezza del prodotto. La definizione dell’epoca di raccolta, tenendo conto della scalarità della maturazione dei frutti, della forte variabilità tra le cultivar e della diversa reazione ai fattori pedoclimatici, è abbastanza difficile, tuttavia alcuni indici si sono dimostrati di facile applicazione e di sufficiente rispondenza fisiologica. Ricordiamo il residuo rifrattometrico e il colore della buccia, a ciò si possono aggiungere l’acidità e la durezza della polpa.

Nelle tabella che seguono sono riportati per alcune cultivar i valori dei parametri da adottare.

Susino: indici di maturazione e parametri di qualità alla raccolta (Fonti varie)

Cultivar

Residuo rifrattometrico
(° Brix)

Shiro
Sorriso di Primavera

≥10

Obilnaja

≥11

Angeleno
Fortune
Friar
Golden Plumza

≥12

Aphrodite*
TC Sun
Stanley

≥13

Autumn Giant
Dofi Sandra
October Sun
Valerie

≥14

President

≥15

Empress

≥16

D’Ente 707

≥18

Conservare in refrigerazione normale (RN)

Al fine di preservare le caratteristiche qualitative garantendo standard molto elevati, l’intervallo che intercorre tra la raccolta e il consumo non dovrebbe superare, per buona parte delle cultivar, 7-10 giorni. Vi sono tuttavia delle necessità, per motivi produttivi e/o commerciali, che richiedono di prolungare anche notevolmente il periodo sopraccitato. Si deve così ricorrere alla conservazione.

Per le varietà di susino europeo Stanley e President la conservazione non dovrebbe superare, per evitare forti decadimenti qualitativi, 20-30 giorni in refrigerazione normale (RN) e 45-60 giorni in Atmosfera Controllata (AC). La cv Angeleno non andrebbe conservata per un periodo di non oltre 30-40 giorni in RN e 40-60 giorni in AC.

Susino: parametri per la conservazione ad una Temperatura pari a 0°C e ad una Umidità Relativa compresa tra il 90 - 95% (Fonte Criof - Università di Bologna).

Cultivar

O2 (%)

CO2 (%)

Stanley

1,5 - 2,0

8,0 - 10,0

President

1,5 - 2,0

15,0 - 18,0

Angeleno

1,5 - 2,0

2,0 - 2,5

MALATTIE E DIFESA POST-RACCOLTA

Le più frequenti e importanti alterazioni dei frutti dopo la raccolta sono, tra i marciumi, quello da Monilinia spp. e in seconda istanza da Rhizopus stolonifer, da Botrytis cinerea, da Penicillium spp. e tra le alterazioni di origine fisiologica, la sovramaturazione e il “Disfacimento interno”.

La maggior parte delle cultivar di susino destinate all’immediata commercializzazione, in annate ad andamento climatico non piovoso, non necessitano, di norma, di trattamenti pre raccolta contro la Monilinia spp. Non è possibile agire con fungicidi per la prevenzione dei marciumi dovuti a Rhizopus stolonifer, B. cinerea e Penicillium spp., è pertanto consigliabile adottare alcune tecnologie e mettere in atto diverse precauzioni (es. prerefrigerazione ad aria, conservazione di breve e medio periodo, catena del freddo, igiene degli imballaggi, delle attrezzature e delle celle). In particolare, il Rhizopus stolonifer si previene mantenendo la temperatura sotto 5°C.

 

 Marciume da Monilinia laxa cv Angeleno.

↑ Disfacimento interno (frutto a sinistra) cv Fortune.

 

Non è consigliato alcun intervento per prevenire il “Disfacimento interno”; sarebbe necessario conoscere il periodo massimo di conservazione d’ogni cultivar onde evitare o limitare l’insorgenza della malattia.
Per la conservazione prolungata della cultivar Angeleno può risultare utile trattare i frutti dopo la raccolta con 1-MCP.

I principi attivi autorizzati e gli intervalli di sicurezza in riferimento alle diverse malattie sono riportati nella tabella seguente (fonte DPI Regione Emilia-Romagna, 2020)

p.a.

t.c. (gg)

r.m.a (ppm)

Patogeni e malattie

Cultivar

1-MCP

-

0,01

Senescenza

Varie

Fludioxonil

-

5

Botrytis, Penicillium

Varie

Trasporto

Per il prodotto già refrigerato, è sempre necessario il trasporto con mezzi dotati d’impianto di refrigerazione.

Nel caso che la durata del trasporto sia inferiore alle 10-12 ore, possono utilizzarsi i mezzi solo coibentati. Nel periodo estivo, la temperatura durante il trasporto refrigerato in ambito nazionale o europeo deve essere compresa possibilmente tra 0 e 4°C.

Si richiama l’attenzione sulla necessità di effettuare una perfetta disposizione degli imballaggi sopra i pallet, di rendere solidali fra loro i diversi imballaggi con il pallet e di eseguire l’accatastamento razionale della merce “palletizzata” all'interno dei mezzi di trasporto. Questo per garantire la buona circolazione dell’aria, la stabilità dell’accatastato e quindi per creare le condizioni ottimali per evitare il danneggiamento del prodotto.